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152 | considerazioni di accademico incognito. |
aura la più soave che mai possiate. Ma non però cessate giamai, o lungi o vicino, eli risguardare a quel gran Signor, del cui Serenissimo nome va sì ornato e glorioso il Discorso intorno al qual vi raggirate; poiché l’Altezza Sua, sì come nella magnificenza nel valore e nella grandezza dell’animo, particolarmente verso gli studi e verso i letterati, si rassomiglia a quel grande Alessandro, così nell’aver in stima e onorare quel gran filosofo Aristotile vorrà non meno imitarlo, per fare a sé un pari acquisto di gloria. Laonde ben voi ancora potrete sperare che parimente debba gradire questa difesa (qual ella si sia) della dottrina Aristotelica; alla quale voi con sì fervente e sì lieto animo vi sete messe. Di questo sole a’potentissimi e chiarissimi raggi, onde voi, come spiritali essalazioni, possete innalzarvi e risplendere, siate pieghevoli e riverenti, pregando che sì vi sieno propizii, che non altrove che nell’ossequio di lui la vostra lieve natura si dilegui alla fine e venga meno. Andate dunque felici; ed io qui rimanendo, mercè del sollevamento vostro, e più lieto e più spedito, alle mie debite occupazioni ritorno.