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148 | considerazioni di accademico incognito. |
a’ leggitori più autorevole e risguardata. Spero che V. A. gradirà di communicare gli effetti della grandezza dell’animo suo verso sì grand’uomo, quale Aristotile è: e per sua benignità favorirà me di riconoscere, ancora in deboli segni, la devozione della mia servitù. E facendo umilissima riverenza all’A. V., le prego dal Signore Dio ogni maggiore esaltazione. Di Pisa, alli 15 di luglio 1612.
Di V. A. Serenissima
umilissimo e divotissimo servitore
Arturo Pannochieschi de' Conti d'Elci Pr.