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8 avvertimento.


Discorso di Galileo, e con quelli altresì che a questi primi sono sì intimamente legati nel manoscritto, per la reciproca disposizione, da non poter essere con verisimiglianza attribuiti ad altro tempo. Con tali criteri ponemmo nelle prime pagine ciò che si legge a car. 20r. — 21t. (pag. 18 — pag. 24, lin. 18), car. 24r. — 25r. (pag. 24, lin. 19 - pag. 26, lin. 19), car. 27t. — 28r. (pag. 26, lin. 20 — pag. 28, lin. 8), parte della car. 28t. (pag. 28, lin. 9-16), car. 39t (pag. 28, lin. 17 — pag. 29): dei quali frammenti, taluni ci parvero quasi appunti che Galileo fermasse sulla carta mentre si preparava alla disputa orale con gli oppositori. Seguono quei brani che ci furono conservati d’una stesura del Discorso, la quale dovette precedere quella che fu pubblicata, e da essa differisce talora notabilmente: ma mentre questi brani nel manoscritto furono messi insieme quasi senza una regola, noi li disponemmo con l’ordine che ci fu suggerito dal posto che i luoghi corrispondenti occupano nel testo a stampa del Discorso. Perciò le carte del manoscritto furono riprodotte con tale successione: car. 4r. — 7t. (pag. 30 — pag. 38, lin. 1), car. 11 (pag. 38, lin. 6 - pag. 39, lin. 13), car. 23 (pag. 39, lin. 18 — pag. 41, lin. 26), car. 10 (pag, 42, lin. 2 — pag. 43, lin. 21), car. 8 e un tratto della car. 9r., che ora è coperto da un cartellino (pag. 43, lin. 26 — pag. 46, lin. 1)1, car. 9 (pag. 46, lin. 6 — pag. 49, lin. 12), car. 12r. — 13t. (pag. 49, lin. 17 — pag, 51, lin. 26). Vengono appresso (pag. 52, lin. 1-15) alcuni pensieri che si leggono sui margini della car. 4r., e, da ultimo, alcuni teoremi con le loro dimostrazioni, che occupano le car. 15r. (pag. 52, lin. 16 — pag. 53), 18r. (pag. 54, lin. 1-21), 16r. (pag. 54, lin. 22 — pag. 55, lin. 27), 39r. (pag. 55, lin. 28 — pag. 56), e i più ritornano, però con differenze, nel Discorso. È quasi superfluo soggiungere che pubblicando tali Frammenti dall’autografo, seguimmo le norme altre volte indicate per i casi consimili.

Dopo i Fragmenti viene il Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua che in quella si muovono. Lo riproducemmo dalla seconda edizione (ma anche della prima fu dato in facsimile il frontespizio), e, attenendoci a ciò che in questa fu fatto, distinguemmo le aggiunte con carattere diverso. La seconda impressione fu seguita altresì in certe quasi insignificanti diversità di lezione, per cui si allontana, ma ben di rado, dalla prima2; con l’aiuto poi di questa abbiamo emendato gli errori manifesti della seconda, che, soprattutto verso la fine, è men corretta3: anzi nelle ultime pagine ci è accaduto di accettare la lezione

  1. Questo frammento sembra una prima u compendiosa stesura degli argomenti svolti con maggiore ampiezza nel Discorso, pag. 125, lin. 19 — pag. 127, lin. 19: di parte dei quali una seconda stesura, pur precedente a quella che abbiamo nel Discorso stesso, vedese nell’altro frammento che pubblichiamo a pag. 46 lin. 6 — pag. 49, lin. 12.
  2. Per es., a pag. 113, lin. 1, e a pag. 125, lin. 14, la prima edizione ha perchè, e la seconda per lo che; a pag. 115, lin 15, la prima al fondo, la seconda a fondo; a pag. 128, lin. 20, la prima Di più, la seconda Finalmente, ecc.: e noi seguimmo la seconda.
  3. Per es., abbiamo corretto, attenendoci alla prima edizione, questi errori della seconda: pag. 110, lin. 36-37, composta; pag. 115, lin. 14, e cono; pag. 124, lin. 13, dell'esser cause di moto, e, lin. 15, già a l'esser; pag. 125, lin. 5 a detto; pag. 139, lin. 11, superficie tanto sieno, ecc., e abbiamo pure rettificato grafie