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276 | contro il moto della terra. |
Prima. La ragione insieme col senso n’insegnano, che le cose men nobili, più impure e vili, stiano locate ne’ luoghi più inferiori e bassi, e le più nobili ne’ più eminenti e supremi: ma la Terra è l’infima di tutti i corpi naturali: adunque la mole terrestre è nell’inferiore luogo del Mondo, che è il centro d’esso. Che la machina terrena sia tale, chi mai sarà sì privo d’occhi che noi vegga? II Sole è forse inferiore alla Terra, che voi, o Copernici, il locate nel centro? o quegli che dissero lui essere una zolla, al meno dissero ch’era d’oro, per non lo far più vile della Terra? II Sole, occhio del Mondo, bellezza e vita della natura, padre universale della generazione, sarà men nobile della Terra? sarà l’agente più vile del paziente? Che più? Non è egli manifestissimo al senso, Iddio aver con previdenza bellissima in tutte le cose create, ordinato gradatamente con distinzione d’infimo e di supremo ogni luogo e ogni locato? L’acqua non è più pura e più semplice della Terra? l’aria, dell’acqua? il fuoco, dell’aria? e conseguentemente locato ciascuno d’essi elementi in luogo più elevato, corrispondente alla nobiltà sua? Il Cielo sopra d’essi è locato, perchè, sì come egli è tanto più eccellente di sostanza che tutti gli elementi non sono, essendo una quinta natura o sostanza non comunicante in materia con gli altri corpi naturali, così è convenevole che abbia sortito un luogo supremo a tutti, capace della sua dignità e grandezza. Nè rileva che altri tenga, che il Cielo sia composto delle delizie di questi elementi, poi che non si negherà già che la farina non sia più pura della crusca. Le stesse sfere celesti, secondo l’altezza del luogo, sono di qualità più nobile, l’una e l’altra, come ne dimostra il Firmamento di così gran numero di stelle ripieno, per essere il più eminente di tutti i Cieli visibili. Nè perchè il globo del Sole si dimostri tanto maggiore agli occhi nostri, e di più virtù appaia che gli altri pianeti, si doverà affermare che, ciascuno considerato secondo il tutto, il suo Cielo non sia di maggiore dignità e virtù che gl’inferiori di luogo non sono: atteso che la virtù del Sole apparisce maggiormente, solo perchè più parti del suo Cielo si ritrovano in quel globo che lo fanno più denso, nelle quali per conseguenza dee essere più virtù che in quelli, ne’ quali le parti sono meno e manco dense. Ma non per ciò, se noi consideriamo ciascuno Cielo secondo sè tutto, e non secondo quella parte più densa che noi chiamiamo stella, si dirà, per esempio, che il Cielo del Sole sia più nobile di quello di Marte. Questo è confermato dalla comune opinione che tiene, il Cielo Empireo, benché non sia stellato, di gran lunga avanzar di purità e d’eccellenza il Firmamento, ch’è pieno d’infinità di stelle; non per altra ragione, se non perchè, dovendo essere stanza de’ beati e di Dio, è nel più supremo di qualunque luogo del Mondo. Dicasi adunque che la Terra, come infimo di tutti i corpi, sia nel centro, non solamente come grave, ma che il centro delle cose gravi sia quello del Mondo, come luogo de’ corpi men nobili, più infimi e di minor ampiezza di mole, acciò che inter locum et locatimi detur proportio. Oh che sconvenevolezza sarebbe il credere, che la Natura avesse alloggiato il Sole,