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contro il moto della terra. 273


dimostrato il grave ritrovarsi nel Mondo, forza è che ci sia il leggiere ancora, come si prova per induzione in tutte le qualità: sì che il caldo ha per suo contrario il freddo, la luce le tenebre, il secco l’umido, il bianco il nero; e così di tutte l’altre qualità si dee affermare, senza dar privilegio alla gravezza che non abbia la sua contraria qualità1. L’esperienza ci farà vedere eziandio che il leve si ritrovi tra questi corpi, poi che l’aria, perch’è leggiera, non può star sotto l’acqua racchiusa, cercando salire in alto dove stanno i corpi leggieri. Risponderassi forse, che l’aere non cerca di stare sopra l’acqua come leve, ma che è scacciata dall’acqua perchè è più grave; la quale restringendosi, per non ammettere corpo alieno che la disunisca, tosto la scaccia, spingendola in alto come men grave, o leve, respettivamente, ma non come leggiera assolutamente: ed il medesimo farà anche l’aria spingendo sopra di sé il fuoco, e così la Terra l’acqua; perchè essendo corpi, è necessario che siano gravi, ma più e meno, secondo la natura loro. Ma io provo con esperienza tutto il contrario, in questa guisa. Prendasi una palla di terra che dentro sia ripiena d’aria, e ben turata, e vedrassi quella terra non calare al fondo, quantunque sia più grave dell’acqua nella quale sarà posta, non per altra cagione, se non perchè l’aria, che è leggiera, sopporta di stare sotto acqua fuor del luogo suo, ch’è luogo de’ corpi levi. Né si può replicare che l’acqua la spinga, come corpo più tenue e men grave, sopra di sé; per ciò che l’acqua non toccando l’aria ma la Terra, ne seguita che l’aria non possa essere stretta dall’acqua per rispingerla a galla: adunque l’aria da per sé medesima ama di stare sopra l’acqua, perché è leggiera assolutamente. Contro la ragione di questa esperienza verranno gli avversarii dicendo, che la causa di ciò sian le molte parti d’acqua, le quali, sottentrando a quel corpo terreo, hanno balìa di reggerlo a galla, ristringendosi insieme per fuggire la disunione e divisione del lor continuo: e che ciò sia vero, dividasi quella palla per lo mezzo, acciò che l’aria non vi stia chiusa dentro, ma sia libera; e vedrassi ad ogni modo la Terra e ’l restante di essa palla galleggiare nell’acqua: segno chiaro che, non l’aria come leve, ma l’acqua come più grave, sostien sopra di sé l’aria, e non

31. velessimo — 35. diro


    posto un litigante o un giocatore, è necessario por l’altro, se già non" volessimo litigare o giocare con noi medesimi. Non ci è sì gran bue che dubiti, che posto un contrario sia necessario porre anche l’altro: perchè chi dice contrario dice 2 cose, non potendo una cosa che è aver per contrario quello che non è. Di modo che il dire: Posto un contrario, di necessità si pon l’altro; è il medesimo che dire: Poste due cose, è necessario por due cose.

  1. Se questa regola vale, sarà necessario porre il vòto, dandosi il pieno.