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268 | contro il moto della terra. |
del velocissimo corso della Terra, che va più di 1300 miglia per ora. Anzi aggiungo, che se la terrestre mole si movesse, quelli che secondo il suo moto caminasse, caderebbe indietro nel levare il piede in aria per moversi, e andando per l’opposto farebbe i passi sciancati, o cadérla boccone: sì come accade a coloro che caminano per barchette, come che egli vada adagio, che a pena si muova in rispetto alla Terra. Soggiungeranno forse che questo non può accadere per l’assuefazione e pratica che ci abbiamo fatta, come altresì aviene a i pratichi a navigare. Ma io domanderò, se, quantunque l’uomo sia pratico in barca, ad ogni modo egli sentirebbe quell’agitamento, e se, non ci badando come se in terra caminasse, egli comincerebbe a balenare. Certo sì; ma noi, avvertendo se la Terra col suo moto cagioni quest’accidenti, non lo conosciamo; adunque la Terra non si muove, perciò che non si può dire, che, osservandosi cotale accidente, non si possa conoscere per l’assuefazione: sì come l’assuefazione di chi sta lungo la marina fa che egli non sente molestia di quel rumore dell’onde, ma sente il rumore, ponendovi cura, come se non vi fosse assuefatto.
6. Aggiungo, e sia il 6° fondamento che faccia noto che la machina terrestre non si gira circolarmente, che se ciò fosse vero, tirerebbe vento da una parte sola, e fortissimamente, con ciò sia che Paria, non potendo uniformemente correre col moto d’esso corpo terreno, le piante, gli uomini e li edificii che sono locati sopra la Terra, movendosi con essa, fenderebbono l’aria con grandissima violenza, e per cotale impeto sentiremmo vento grandissimo, e vederemmo di continuo sventolar le insegne sopra i campanili: ma questi accidenti non adivengono: adunque la Terra è immobile.
Diranno, che quegli che bene intendon le loro matematiche positive di questi orbi, non ammetton questa filosofica conseguenza; perchè, se ben la Terra gira, ella è locata in luogo che l’aria non può sentir violenza del suo moto: e la situazione è questa. La Terra e tutti gli altri elementi circondati dal Cielo della Luna sono eccentrici al centro del Mondo, nel quale è locato il Sole immobile e fisso. Dopo il Sole, Venere, secondo la comune: se bene, secondo il Copernico, ò Mercurio, come io dissi già nelle mie risposte piacevoli contro i giudiciarii astrologi; ma, perchè non varia il concetto, mi piace non partir dalla più ricevuta opinione. Però a Venere facciamo seguitar Mercurio, quindi la Luna, nel concavo
quale impeto esso saltatore ora aggiugne ora detrae, col moto del suo salto, tanto quanto è largo il fosso, e viene in amendue i casi a saltare egualmente rispetto alla Terra. Crede il Colombo che tutte le parti della Terra passino più di 1300 miglia per ora. Quelli che caminano per barca non sentono alterazione alcuna, pur che la barca non vada ondeggiando, o a scosse; ma se il Colombo ci pone quello agitamento, si sentirà, ma l’esempio resterà a sproposito.