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la cagione perche sono ordinate le fortificazioni.


Dovendo noi discorrere intorno al modo di fortificare, doviamo prima recarci inanzi alla mente il fine, per il quale sono state ordinate le fortificazioni: il quale altro non è che il fare che pochi possino difendersi da molti; atteso che si deve sempre supporre che il nemico, venendo per impadronirsi di una fortezza, sia per condurre assai più numeroso essercito, che non è la moltitudine de’ difensori. Adunque bisogna che quelli della fortezza s’ingegnino di poter contrastare al nimico co ’l vantaggio del sito.

Bisogna, oltre a ciò, sapere a quali sorte d’offese si deve resistere; se vogliamo potere talmente ordinare la fortezza, che possa a dette offese contrastare. E venendo al particolare nostro, poichè s’è ritrovato l’artiglieria, strumento da guerra di tutti violentissimo, non possono quelle difese, che anticamente bastavano, essere ne i nostri tempi atte a resistere: però bisogna che troviamo altri corpi di difesa, che a gli antichi non furono di mestiero.

I mezzi, con i quali s’offendono ed espugnano le fortezze, pare che siano principalmente cinque: cioè,

la batteria, quando con l’artiglierie s’apre di lontano una muraglia, e per l’apertura si fa adito per entrare nella fortezza;

Sui fogli di guardia, il cod. m porta, di mano posteriore, il titolo: Fortificazioni del Galileo con le figure di ciascheduna; il cod. n: Galileo Galilei, Trattato della fortificazione. — In capo al Trattato, la classe B reca: Trattato di fortificatione dell’Ecc.mo Sig.r Galileo Galilei, Mattema.co nello Studio di Padova; il cod. c: Fortificazioni del sig.r Galileo Galilei. — I codici b e r mancano d’ogni titolo.

1. Il titolo La cagione ec. manca in A, B — 3. recarci avanti agl’occhi, C — 6-7. condurre sempre assai più, A; condurre più, C — 11. vogliamo talmente, B — 11-12. a detto effetto, n — 13. di tutti gli antichi violentissimo, C — 14-15. bastavano, a’ nostri tempi resistere, B — 19. primo è la batteria, c —