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all’architettura militare. 61

ed allora il regolo averà la debita inclinazione e pendío di un quarto per braccio come nell’altra figura appresso si scorge. E questo ci servirà per regola e guida in proporzionare la scarpa della nostra fabrica in tutte le sue parti con uguale inclinazione.

Ordinate che si saranno tutte le soprascritte cose, si tireranno le corde secondo il disegno della pianta, la quale, come altra volta si è detto, deve in tutte le sue parti osservare le medesime proporzioni e misure che nel far di muraglia. Di queste corde se ne tireranno duo, una per di fuori al recinto della fortezza, e l’altra di dentro; e si porranno lontane l’una dall’altra quattordici braccia. Di poi si comincierà a cavare il terreno tra l’una e l’altra corda, profondandosi fin che si truovi il terreno sodo e fisso da poter reggere tutta la fabbrica. Di poi si comincierà a riempire, alzandosi in su di mano in mano, ma più dalla parte verso la corda esteriore, talmente che la superficie del terreno venga piovendo all’indentro, ed abbia per ogni braccio di larghezza un quarto di pendío. E quando si sarà arrivato al piano della campagna, tra le due prime corde se ne tireranno tre altre, ad esse e tra di loro parallele; e la esteriore di queste si tirerà lontana dalla prima di fuori cinque braccia, e l’altre due si tireranno, infra di loro e dalle altre, lontane tre braccia: e si pone la prima distanza delle cinque braccia, maggiore dell’altre, per amor della scarpa che si deve dare alla fabrica. Di poi si averanno quantità di pali grossi più che la coscia d’un uomo, e lunghi dalle 14 braccia in circa; de i quali pali se ne devono piantare cinque ordini, rasente le corde ultimamente tirate, lontani l’uno dall’altro tre braccia: avvertendo, nel piantarli, che non s’incontrino in fra di loro talmente, che quattro di essi prossimi comprendessino una figura quadrata; ma più tosto si ordineranno per scancío, in maniera che tra quattro di essi rimanga la figura che si domanda romboide: come nella seguente figura si vede. Devesi ancora molto bene considerare, ch’i pali siano diritti e senza nodi: perchè, come appresso diremo, ci vanno intrecciati tra l’uno e l’altro alcuni altri legni, e ad essi pali vanno legati; e perchè il terreno postovi, col tempo cala ed avvalla, se i pali fossero nodosi, non lascierebbono scorrere le incatenature, e per conseguenza la fabrica rimarrebbe cavernosa e debile. Per questo rispetto ancora si avvertirà che siano diritti e piantati a perpendicolo; e nel