Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/296


circa la stella nova dell’anno 1604. 293

per li suoi scritti si vede non troppo cura le cose mathematiche. Non si lieve sarà già certo questo mancamento nell’Eccellentiss: Sig. Galileo, quale nelle sue lettioni sì bellamente confuse l’ottavo giorno con il nono, & decimo, che non fu possibile sapere se questa Stella apparse alli 8, alli 9, overo alli 10, cosa che si dovea pure diligentemente descrivere; sicome propose ancora il loco rispetto all’ecliptica senza alcuna precisione. Ma venendo hormai alla determinatione del giorno nel quale primieramente apparse; dico che secondo il costume mio (che era di osservare ogni giorno1 si le Stelle erranti come le fisse) volendo ridurmi con il Sig. Simon Mario Alemano mio carissimo Maestro in questa professione, & il Sig. Camillo Sasso gentil’huomo Calabrese, il giorno dieci di Ottobre, ad osservare Marte, Giove & Saturno, mentre io preparavo un mio quadrante per pigliare certe altezze d’alcune stelle fisse, per havere l’elevatione del Polo di Padova, li Signori sopradetti si conferirono a vedere li sopradetti Pianetti, & mentre il Sig. Simone fra di se sospeso stava mirando la nova Stella, che fori del solito con Marte & Giove facea quasi una linea perpendicolare, ecco che il Sig. Sasso levò la voce (se ben homo inesperto delle cose astrologiche) dicendo che stella è quella non più da me veduta; all’hora il Sig. Simone venne verso di me gridando, habbiamo una nova stella; mi conferij al loco, & apertamente vidi una Stella nel colore, & grandezza in tutto simile a Marte, che prima ivi non era, il che a me constava apertamente, havendo il giorno ottavo, & li antecedenti sempre a talhora osservato li sopradetti Pianetti, & particolarmente havendo alli tre di Ottobre osservata una Stella della quarta grandezza, che da Marte distava solo per 49 minuti; si che subito feci congiettura questa Stella esser generata dal giorno nono sino alli diece: ma poscia che nel giorno nove fu il tempo nubiloso, si che non si poteano vedere le stelle, seguita una consequenza, che chiunque dice, essersi scoperta questa nova Stella qui in Padova avanti il giorno decimo apertamente s’inganna. Doppo adunque veduta questa Stella, & l’istessa sera anco osservata pigliando certe distanze fra alcune stelle fisse, come a suo loco diffusamente dirò, per cinque giorni continui per le intermittenti, & continue pioggie fu impossibile il vederla, alli 15 di Ottobre finalmente si fecce serenità; si che si puote vedere la sopradetta Stella, quale apparve di più grandezza, cioè come Giove, & alquanto più, il cui colore, se ben ritenea del Martiale, havea pure molto del Gioviale, & sopra ogni stella fissa scintillava. Da questo si cava non essere totalmente vero quello è proposto, che questa stella si sij di giorno in giorno augumentata; perchè se bene il 15 giorno apparve di grandezza maggiore, non mutò però più la sua grandezza, conciosia che se bene approsimandosi al Sole apparve poco più picciola,


  1. Tu, che fai il pedante alla parola in circa, dovevi dire ogni notte, perchè di notte s’osservan le stelle.