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ovvero cosmografia. | 239 |
tutte le stelle, già che vedono l’uno e l’altro polo. Terzo, hanno due estati e due inverni; perchè il sole, trovandosi ne i punti de gli equinozi passa per il lor zenit, onde, ferendoli ad angoli retti, cagiona il maggior caldo; e discostandosi dall’equinoziale, una volta verso l’un tropico ed un’altra verso l’altro, produce due stagioni più fredde mediante il suo discostamento dal punto verticale. Finalmente, hanno tutte le diversità d’ombre: ciò è trovandosi il sole nell’equinoziale, nel suo nascere produce l’ombra occidentale, e nel tramontare orientale, e nel mezo dì fa l’ombra perpendicolare; ma quando il sole si trova ne i segni settentrionali, passando nel mezo giorno il sole tra il loro zenit e ’l polo artico, si fa l’ombra australe; ma trovandosi ne i segni meridionali, l’ombra meridiana si distende verso settentrione.
Quelli, il zenit de’ quali è fra ’l circolo equinoziale ed il tropico di Cancro, convengono con li sopradetti nell’aver tutte l’ombre, ed in aver due estati, le quali però sono distinte da due inverni, disuguali in lunghezza ed in freddo: però che, quando il sole arriva al lor zenit e quindi passa verso ’l settentrione, non si scostando molto, fa l’inverno breve e non molto freddo; ma doppo l’esser, partendosi dal tropico di Cancro, ritornato al lor zenit, e quindi passando verso il tropico di Capricorno, farà l’inverno maggiore, perchè s’allontana molto più dal lor vertice. Sono differenti da gli altri sopradetti nell’aver i giorni non più eguali alle notti, e nell’aver alcune stelle che mai non tramontano, ed altre che mai non nascono; che sono quelle, la cui distanza da i poli è minore dell’elevazione del polo sopra l’orizonte.
Seguono quelli, il zenit de i quali è nel tropico di Cancro. Questi mancano d’un’ombra, ciò è della meridiana, non passando il sole mai, oltre al loro zenit, verso le parti settentrionali; hanno i giorni e le notti maggiormente disuguali; hanno una sola estate ed un verno, essendo una l’approssimazione del sole al lor zenit, ed anco il discostamento; numero maggiore di stelle appariscono sempre, ed altre restano occulte.
Séguita il sito di quelli, il zenit de’ quali è fra ’l tropico e ’l circolo artico. A questi manca, oltre all’ombra meridionale, la perpendicolare ancora: nel resto convengono con li sopradetti, ma però con maggior diversità tra ’l verno e l’estate, tra l’inegualità de’ giorni, e P apparire proporzionatamente maggior numero di stelle.