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230 trattato della sfera

poli del mondo, nel passare per lo nostro meridiano non s’alzerebbe più una volta che l’altra, ma lo segheria sempre nel medesimo punto, e così nel nascere e tramontare non muterebbe mai luogo: ma perchè noi vegghiamo, come in alcuni tempi dell’anno esso si alza poco nel meridiano, ed in alcuni molto, e così ora nasce in un luogo, ora in un altro, per questo, oltre alla quotidiana revoluzione, è forza che noi gli assegniamo un altro movimento, il quale salvi queste apparenze. Per il che fare, hanno gli astronomi con diligenza grande prima osservato, quanto alto sopra l’orizonte il cerchio equinoziale taglia il meridiano; dipoi, osservando in diversi tempi dell’anno l’altezze meridiane del sole, hanno compreso, come alcune volte il sole taglia il meridiano più basso che l’equinoziale, ed alle volte più alto. Misurando poi la maggior declinazione in esso meridiano che faccia il sole sbassandosi sotto l’equinoziale, videro ch’era, in esso meridiano, circa 23 gradi e mezo; e similmente, osservando il termine altissimo, al quale, nel medesimo meridiano, arriva il sole inalzandosi sopra l’equinoziale, trovorono essere all’altra declinazione, uguale, cioè gradi 23 e mezo: dal che per necessità si conchiude, come quel cerchio, per lo quale, movendosi per lo moto proprio, il sole s’alza sopra e s’abbassa sotto l’equinoziale, doveva esser cerchio massimo, il quale, segando esso equinoziale, declinasse da esso, verso mezogiorno d’una parte, e verso tramontana dall’altra, 23 gradi e mezo; e tale conchiusero essere il cerchio, sotto il quale di moto proprio il sole si raggira, facendo un’intera rivoluzione in un anno. Dal quale moto obliquo non solamente, come s’è detto, s’assegnano le cause dell’alzarsi ed abbassarsi il sole nel meridiano, ma ancora del nascere e tramontar suo, ora in questa parte, ed ora in quell’altra, dell’orizonte; essendo che, se noi noteremo i segamenti che fa l’equinoziale con l’orizonte, vedremo come il sole, quando sarà nella parte del suo cerchio obliquo verso mezo giorno, nel nascere e nel tramontare taglierà l’orizonte in punti più verso mezo giorno delle sezioni dell’equinoziale, facendo per l’opposito quando si troverà in quelle parti del suo cerchio obliquo, che declinino dall’equinoziale verso il settentrione.

Chiamasi questo tal cerchio, descritto dal sole, eclittica, perchè, come più abbasso si dichiarerà, sotto d’essa si fanno gli ecclissi so-

7. noi ci assegniamo, a; ci corretto in gli, m — 31. giorno dalle, c, a, m; che le, r —