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14 | avvertimento |
lezione prescelta o a dare un’idea delle varietà dei testi manoscritti1. Tali varianti furono annotate, secondo i casi, o per classi o per singoli codici.
Le figure, spesso errate ne’ codici, preferimmo in generale di prenderle dagli Ambrosiani, emendandole però qualunque volta ci sembrò necessario.
- ↑ Non annotiamo mai gli errori, neppure del codice preferito, se almeno non hanno importanza, in qualche passo più incerto, come riflesso o conferma di altre lezioni notevoli. Non teniamo conto delle omissioni, che, se sono del cod. m, suppliamo con l’aiuto degli altri. Di raro notiamo le lezioni proprie di un solo codice, quali più spesso le avremmo trovate in c e, più ancora, in a; ma delle differenze di questo pessimo codice abbiamo fatto poco caso: o neppure notiamo certe lezioni, che, se sarebbero notevoli considerate da sè sole, appariscono, in confronto delle lezioni di altri codici, racconciature arbitrarie, introdotte allo scopo di togliere errori, i quali, alla lor volta, fanno capo alla buona lezione. A queste norme tuttavia abbiamo fatto eccezione talora, avendo speciale riguardo a notare la lezione che si trovasse in istampe precedenti, o dalla quale noi ci discostassimo. Dando di un certo passo una data variante, perchè ci sembrasse notevole, non ci siamo però obbligati a registrare altre differenze insignificanti del medesimo luogo, che potessero esserci offerte da altri manoscritti, a confronto della lezione adottata nel testo: e così pure raccogliemmo, sotto la sigla indicante una classe di codici, le varianti de’ codici di essa classe, ancorchè tra di loro diverse per qualche differenza di niun conto, per lo più fonetica o relativa a desinenze tronche od intere. Infine, non registrammo mai la varietà risguardanti le parole, con cui nel testo si rimanda alle figure, o si accenna al posto che queste occupano.