Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
142 | trattato |
del quarto buono, strumento per la scarpa.
Fatte le provisioni dette di sopra, acciò si possa dar principio alla fabrica, bisogna far il quarto buono, conforme alla pendenza che vorremo dare alla scarpa. E questo si farà in tal maniera.
Piglisi un quadrato di legno ben spianato, quale sia circa un braccio per ogni verso, come si vede nella sottoposta figura il quadrato ABCD; e secondo che vorremo dar di scarpa uno per ogni quattro, cinque o sei, d’altezza, divideremo il lato DC in 4, 5, o vero 6, parti eguali. E supponendo per adesso volere uno per quattro io di scarpa, divideremo la linea D C in due parti nel punto F, e ciascheduna d’esse in due altre ne’ punti G, E, e dal punto B al punto E tireremo una linea BE, e taglieremo via il triangolo BEC; e potremo ancora, per far più leggiero lo strumento, buttarne via la parte HFDA. Fatto questo, si dividerà la linea FE per il mezzo nel punto S, e l’HO nel punto I, dal qual punto si sospenderà un filo con piombino, come si vede IK; con l’aiuto del quale, quando averemo a servirci dell’instrumento, lo aggiusteremo, alzandolo ed inclinandolo sin tanto ch’il filo batta a punto nel punto S: il che quando sarà, la linea EB ci darà per l’appunto la pendenza della scarpa. E perchè questo instrumento è picciolo, e la fabrica viene molto più alta, si piglierà un regolo lungo, dritto e saldo, quale nella figura si vede L; ed accostandolo alla linea BE, con l’aiuto del medesimo filo si darà la debita inclinazione a tutto il regolo: con l’aiuto del quale, come di sotto si dirà, faremo la scarpa.
dell’ordine da tenersi nell’edificare.
Preparate, come s’è detto, le materie e stromenti, si tireranno le corde dove va piantata la fortezza; e tirata la prima corda di fuori, se ne tirerà un’altra di dentro, lontana dalla prima 14 brac-