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AVVERTIMENTO.





Se, conformemente al disegno nostro, nel riprodurre la Bilancetta noi abbiamo stimato opportuno di liberarla da quelle scritture che nelle precedenti edizioni le erano state aggiunte, intendiamo, invece, di renderla così completa come ci pare dovesse essere nella mente dell’Autore, col farle seguire la «Tavola delle Proporzioni delle gravità in specie de i metalli e delle gioie pesate in aria ed in aqqua», che nella Collezione Galileiana viene dopo la Bilancetta stessa (P. II, T. XVI, car. 60-62), e che, essa pure, è autografa di Galileo.1

Questa, o, se piace meglio, queste Tavole (poiché la «Tavola» consta di due parti,2 la seconda delle quali, molto più copiosa, comprende tutti i metalli e le gioie saggiati nella prima), dai nostri predecessori erano state trascurate: e noi le aggiungiamo anche perchè incoraggiati a farlo da un suggerimento di Vincenzio Viviani; il quale, tra gli appunti per la edizione delle opere del suo Maestro, ch’egli si proponeva di curare, lasciò notato che alla «fabbrica della Bilancia per venire in cognizione delle gravità in specie de’ metalli e delle quantità de’ misti» doveva aggiungersi «una tavoletta in numeri delle gravità in specie de’ medesimi metalli».3 Gli elementi di tale tavoletta noi teniamo che, almeno in parte, dovessero essere forniti da quella che pubblichiamo qui appresso.

Nel riprodurla sopra l’autografo abbiamo, quanto alla grafia, seguito i criteri e introdotto le modificazioni medesime accennate nell’Avvertimento alla Bilancetta. Qualche materiale trascorso di penna dell’Autore, e qualche lezione da lui stesso posteriormente corretta, abbiamo indicato a piè di pagina.


  1. Fu già data alla luce negli Inedita Galileiana, Frammenti tratti dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, pubblicati ed illustrati da Antonio Favaro: nelle Memorie del R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; vol. XXI, pag. 444-447.
  2. La prima parte comprende la car. 60 r. e le prime linee della 60 v.; la seconda, le car. 61 e 62. Il rimanente della car. 60 v. è bianco: e, oltre a ciò, anche alcune differenze di scrittura e del formato delle carte stesse, rendono le due parti distinte.
  3. Mss. Galil., P. II, T. VII, car. 45 v.



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