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218 la bilancetta.

volte il metallo peserà più che l’aqqua. Poniamo dunque1 che il peso in b sia oro, e che pesato nell’aqqua torni il contrapeso2 d in e; e poi, facendo il medesimo dell’argento finissimo3, che il suo contrapeso, quando si peserà poi nell’aqqua, torni in f: il qual punto sarà più vicino al punto c, sì come l’esperienza ne mostra4, per esser l’argento men grave dell’oro; e la differenza che è dalla distanza af alla distanza ae sarà la medesima che la differenza tra la gravità dell’oro e quella de l’argento5. Ma se noi aremo6 un misto di oro e di argento7, è chiaro che, per participare di argento, peserà meno che l’oro puro, e, per participar di oro, peserà più che il puro argento8: e però, pesato in aria9, e volendo che il medesimo contrapeso lo contrapesi10 quando tal misto sarà tuffato nell’aqqua, sarà di mestiero ritirar detto contrapeso11 più verso il perpendicolo c che non è il punto12 e, il quale è il termine dell’oro, e medesimamente più lontano dal c che non è l’f, il quale è il termine13 dell’argento puro; però14 cascherà tra i termini e, f15, e dalla proporzione nella quale verrà divisa16 la distanza ef si averà esquisitamente la proporzione dei due metalli, che tal misto compongono. Come, per esempio, intendiamo che il misto17 di oro ed argento sia in b, contrapesato in aria da d18; il qual contrapeso, quando il misto sia posto nell’aqqua, ritorni in g: dico ora che l’oro19 e l’argento, che compongono tal misto20, sono21 tra di loro22 nella medesima proporzione che le distanze fg, ge. Ma ci è da23 avvertire che la distanza gf, terminata24 nel segno dell’argento, ci denoterà25 la quantità dell’oro, e la distanza ge, terminata nel segno dell’oro, ci dimostrerà26 la quantità dell’argento: di maniera

  1. 1. Ponghiamo adunque, C
  2. 2. il contrapeso d torni in c, C — torni il peso del metallo in e, F — e di poi, C — di poi, D, E, F
  3. 3. argento fino, che quando, F
  4. 4-5. in f che sarà più presso al perpendicolo, come l’esperienza, C
  5. 6-8. dell’oro; et la distanza che è tra a, f, haverà la medesima (l’istessa, C) differenza con la distanza ae, che (che è tra, C; che è, B, D) la gravità dell’oro con quella (e, C) dell’argento, Y
  6. 8. haveremo, B, D — havremo, C — d’angento et oro, A
  7. 9. dell’angento, C — dell’oro, C
  8. 10. del puro, C
  9. 11. in aria et poi in aqqua, G
  10. 11-12. lo contrapesi nell’, G — lo possi contrapesare, F
  11. 10-13. però volendo noi che il medesimo contrapeso che contrapesa il misto in aria, lo contrapesi nell’acqua, sarà di mestieri ritirar il contrapeso, C
  12. 14. punto e, termine, C
  13. 15-16. l’f, termine dell’argento; però, C
  14. 16. e, f, per esempio in g, C
  15. 16-17. sarà divisa, C
  16. 18. compongono. Verbigrazia intendiamo, C
  17. 19. dal peso d, D, F
  18. 19-20. in aria dal peso di quel contrapeso, E
  19. 19-2l. nell’aria dal peso d in a; e posto il misto nell’acqua, d torni in g: dico che l’oro, C
  20. 21. tal misto compongono, C
  21. 21-22. sono nella, D
  22. 22. tra loro, C
  23. 22-23. Ma è da, A, B, D, E, F
  24. 22-25. ge; in modo però che la distanza gf denoti la quantità dell’oro e la ge la quantità dell’argento, C
  25. 24. denota, F
  26. 25. denoterà, B, D, E — denota, F