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sta che fatta gli venne da Ipparco tiranno di Atene del nostro Poeta, il quale allora contava l’anno trentesimo settimo dell’età sua.
Giunto il Cantor degli Amori in Atene, fu da quel Principe con ogni maniera di onorificenze e di doni distinto e favoreggiato; ed una statua, eretta per sua volontà nella cittadella, attestò al paese tutto l’alto pregio in ch’ei lo teneva.
In quella sede di dotti toccò l’ingegno del Vate di Teo il più sublime segno di perfezione, e chiaro in singolar modo ne echeggiò il grido per ogni Greca contrada. Sette anni ei si rimase in Atene; ma ridesto sentendo quindi