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52 le odi


Già d’Ettorre l’acciaro temuto,
     E il settemplice scudo rotando,
     Anche Ajace fu un giorno veduto
     20Agitato da ignoto furor.
Io non già cogli strali e col brando,
     Ma col crin coronato di rose,
     Col bicchiero, alle cure do bando,
     24Ed insano divento talor.