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di anacreonte. | 47 |
AL PITTORE CHE DIPINGA BATILLO.
Buon Pittor, com’io t’insegno,
Deh mi pingi il vago aspetto
Di Batillo mio diletto,
4Che in bellezza egual non ha.
Fa’ la chioma rilucente,
Dentro oscura e fuori bionda,
Che in anelli si diffonda
8Per le spalle in libertà.
Sotto fronte delicata
Piega in arco il ciglio altero:
L’occhio sia vivace e nero,
12Che minacci, e desti amor.
A Gradivo, a Citerea
Rassomigli e l’occhio e il ciglio;
Ma che il cor resti in periglio
16Fra la speme e fra il timor.