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di anacreonte. 45


Presso la guancia piena,
     Sotto quel crine oscuro,
     La bianca la serena
     20Fronte vogl’io veder.
Nero, com’è in quel viso,
     Sia l’uno e l’altro ciglio,
     Se giunto, se diviso,
     24Rimanga in dubbio il ver.

Dall’umide pupille
     Del caro amato bene,
     Amabili scintille
     28Si veggan trasparir;
Cerulee nel colore,
     Qual Pallade l’avea,
     E qual la Dea d’Amore,
     32Che facciano languir.

Farai col puro latte,
     E colle rose insieme,
     E naso e gote intatte
     36Più floride d’april.
Poi la tua man mi additi,
     O s’apra alle parole,
     O a’ dolci baci inviti,
     40Il labbro suo gentil.