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Venne Pallade, e il bel pomo
Vinto avrebbe, oppur diviso,
Se abbelliva d’un sorriso
20La sua diva austerità.
Il Pastor per riverenza
Dal suo volto i lumi torse,
E tacendo, stette in forse
24Di sua stessa autorità.
Giunse Cipri timidetta,
Nel disordine felice,
Che tacendo tutto dice
28Quel ch’esprimer non si può.
Ella apparve, e il Frigio Pari
Qui conobbe il gran cimento;
L’aureo pomo in quel momento
32Dalla man gli sdrucciolò.