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106 | le odi |
AD APOLLO.
Quì la cetra: or cogli emoli accanto
Sull’arena io non scendo, io non canto,
3A raccor la sudata mercè.
Ma chi è saggio, alla nota palestra
Non s’espone, se pria non s’addestra
6A cantare i suoi carmi fra se.
Frigj modi all’eburnea mia cetra
Mentre adatto, i miei labbri sull’etra
9Sacri carmi faranno volar.
L’ali scuote, ed al soffio del vento
Gode il cigno l’estremo concento
12Così pur sul Caistro accordar.
S’è pur vero che il tripode antico,
L’aurea cetra, l’alloro pudico
15Sian di Febo ornamento ed onor,
Or di Febo (secondami, o Musa)
Cantar voglio la speme delusa,
18L’ardor vano, l’inutile amor.