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104 | le odi |
SOPRA L’ORO.
Quando fugge infedele incostante
Da me l’oro con rapide piante
3Più veloce del vento leggier,
A seguirlo non mai mi affatico:
Chi è quel folle, che segua un nemico,
6Un tiranno che ha tanto poter?
Lungi appena dall’oro fugace,
I pensieri che turban la pace
9Io consegno de’ venti al furor:
Ed al collo sospesa la lira,
A colei che a sua voglia m’aggira
12Io ripeto canzoni d’amor.
Pur talora che il cor gli dà bando,
Egli riede, m’alletta, guidando
15L’ebrietà spensierata con se:
E pretende che facile il core,
Sconsigliato secondi l’errore,
18E allontani quel plettro da me.