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104 le odi


SOPRA L’ORO.


ODE LXI.


Quando fugge infedele incostante
     Da me l’oro con rapide piante
     3Più veloce del vento leggier,
A seguirlo non mai mi affatico:
     Chi è quel folle, che segua un nemico,
     6Un tiranno che ha tanto poter?

Lungi appena dall’oro fugace,
     I pensieri che turban la pace
     9Io consegno de’ venti al furor:
Ed al collo sospesa la lira,
     A colei che a sua voglia m’aggira
     12Io ripeto canzoni d’amor.

Pur talora che il cor gli dà bando,
     Egli riede, m’alletta, guidando
     15L’ebrietà spensierata con se:
E pretende che facile il core,
     Sconsigliato secondi l’errore,
     18E allontani quel plettro da me.