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di anacreonte. | 93 |
SOPRA SE STESSO.
Se di festivi giovani
Veggo uno stuol talor,
Mi sento in sen rinascere
4L’età ridente allor:
Allora io velocissimo
Porto alla danza il piè;
In me, già d’anni carico,
8Vecchiezza allor non v’è.
Che tu m’aspetti, o Cibele,
Altro non chiedo alfin:
Ma pria le rose porgimi,
12Per coronarmi il crin.
Io la vecchiezza incomoda
Così scacciando vo,
E nel ballar fra’ giovani
16Giovin diventerò.