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90 le odi


D’Amor la Genitrice
     Sembra più bella in Cielo,
     Se mai fra il roseo velo
     20Mostra l’eburneo sen.
Fin sull’Ascrea pendice
     L’educan le Camene:
     De’ canti d’Ippocrene
     24Soggetto ognor divien.

È dolce a chi raccoglie
     Le rose porporine,
     Sebben le ingrate spine
     28Gli pungano la man:
E a chi le molli foglie
     Fra palma e palma asconde
     Più grato odore altronde
     32Aspetta forse invan.

Si spargono le cene
     Di rose delicate,
     E son così più grate
     36Le rose al saggio ancor.
E quando il tempo riede
     Sacro al buon Dio Tebano,
     Si versa a piena mano
     40Nembo di rose allor.