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cun tempo ingravidò, e questo vecchio inzuccherandosene e menandone pompa venne in pensiero di farla sua moglie per legittimare così il fìglio, ed avere un erede. Non sospettò manco per ombra di avere avuto nell’opera un adiutore, conciossiachè l’astuta cameriera aveva saputo così ben condursi, da farlo persuaso che egli fosse stato il primo a corromperla. Figurati! Era già stata tre volte madre, ma queste volpi, che mostran sempre di non sapere con qual corno gli uomini cozzino, sanno infingere così bene, così dolorosamente guarire allo scoppio della fucilata, che il cacciatore si tien certo di aver fatta profonda e sanguinente ferita, quando invece la palla ha leccata appena un po’ di pelle callosa e vizza.

Nonostante che i di lui parenti e fratelli vergognassero di vederlo unito a una donna così vile e disonorata, esso che ne era già cotto non solo, ma disfatto, secretamente la sposò. Come l’avaro, così il libidinoso non è sazio mai di quel che ha, quando anche gli sia di soperchio, ma quanto più s’imbrodola in quel brago, tanto più arde di ravvoltolarvisi e tuffarvisi dentro.

Costui aveva buttati gl’occhi su di una giovine sua nipote, che era maritata in quel paese, ed aveva concepito l’infame e sozzo pensiero di sedurla. Quindi teneri sguardi, parole affocate d’amore, regali, carezze, sospiri, tutto adoperò e tentò per ottenere l’intento di amicarsi e gratuirsi la giovane; ma essa che niente sospettava il di lui reo e indegno pensiero, tutto accoglieva con disinvoltura e iadifferenza, corrispondendogli nel modo che la convenienza le permetteva, e nulla più.

Il di lei riserbato contegno, anzichè frenare, infiammò vieppiù le di lui voglie, perchè lasciato ogni pudore non si peritò dì abbracciarla, baciarla, mostrarle