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66 vitale michiel II

al 19 maggio dice: “cum die secundo dicembris nuper elapsi captum fuerit in isto consilio, quod masarii monete habere debeant octo Ovrarios et octo monetbarios prò faciendo monetam parvam, scilicet denarios parvos albos et quartarolos ...»

Evidentemente si tratta di tre qualità di monete che vengono comprese sotto la comune denominazione di moneta parva e cioè denari parvi, albi e quartaroli; l’albo è la stessa cosa che il bianco o, per meglio dire, è la sua traduzione nel latino burocratico, giacchè sarebbe stato inutile aggiungere un’altro aggettivo al denaro, ch’era già accompagnato da quello solitamente usato di parvus.

L’ultima volta che a Venezia, troviamo nominato il bianco è nel 26 agosto 1348, in una parte della Quarantia1 che autorizza il Massaro di quindicina a far fabbricare quella quantità di bianchi che credesse conveniente; dopo quel giorno non sene trova più menzione e ciò corrisponde anche alle monete che si conservano nelle raccolte, dove l’ultimo bianco porta il nome del doge Andrea Dandolo.





  1. Archivio di Stato, Quarantia criminale, Parti, reg. II, carte 26 tergo.