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64 vitale michiel II

» ejus filia ut dicunt vendidit cuidam unum quarterium olei da quo dati sibi fuerunt parvi VIII, et dum ipsa non haberet unum blanchum pro refundendo emptori, dedit nucellas XVI de quibue emptor fuit contentus. Cum autem sit pauper homo absolvatur, et de cetero vendere valeat oleum sicut autea faciebat.

1349, 27 settembris1

» Quod fiat gratia Johanni spiciario Sancti Julliani condempnato per officiales tarnarie in libris decem parvorum quia, sicut dicit, quidam puer accipiens oleum ab eo quodam sero videlicet unum quarterium, dimissit blanchum quem sibi dede- rat dictus Johannes super disco stationis, ob quod per famulos dicti officii euntes inquirendo pro suo officio invenerunt dictum puerum, petentes ab eo quantum dederat de dicto quarterio olei, qui simpliciter respondit septem denarios, non habens blanchum quem habere debebat, considerata condictione facti et sua paupertate, solvendo soldos centum parvorum a reliquo misericorditer absolvatur.»

Dal primo di questi documenti si rileva chiaramente che il bianco è un pezzo di infimo valore, giacché in dichiarazione di questo genere, quando uno vuol asserire che nulla possiede di pertinenza di altra persona, sceglie sempre la moneta di minor prezzo.

Nel secondo e nel terzo documento, oltre al confermare il minimo valore della monetina, riconosciamo che il bianco non è la stessa cosa del piccolo, giacché tanto il venderigolo di S. Luca, che lo spiciario di S. Giuliano, adducono a loro discolpa di non possedere il bianco per dare il resto al compratore di un quarto d’olio, per il quale aveva pagato sette od otto piccoli.

Ogni giorno vediamo ripetersi lo stesso fatto, ed anche oggi il guardiano di un pedaggio, ovvero il venditore di frutta o di altre cose di poco prezzo, approfitta della scarsezza dei piccoli centesimi per farne illecito guadagno, che per la poca importanza si trascura dal passeggiero o dal compratore.

In quei tempi patriarcali gli ufficiali della Ternaria erano severissimi per siffatti abusi ed i fanti sorvegliavano attenta-

  1. Archivio di Stato, Grazie, reg. 12, pag. 49 tergo.