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a Padova ed a Treviso valevano quattro piccoli e con tre pezzi si aveva il soldo veneziano; a Verona ed a Vicenza il quattrino valeva tre denari di quella lira e quattro quattrini formavano nn soldo veronese. La comodità di tali monete era tanto apprezzata che la Comunità di Verona nel 14931, e quella di Vicenza nel 14982 chiesero al Consiglio dei Dieci di far coniare in zecca quattrini da tre al marchetto ed oboli da nove al inarchetto, per servire alle minute contrattazioni. A Brescia gli stessi quattrini avevano un valore doppio del bagattino o denaro locale, per cui si dicevano quattrini-duini, nome che viene adoperato in un decreto del 29 agosto 1458, di cui parleremo più tardi, ed in un contratto conchiuso in Collegio (19 ottobre 1474)3 per la vendita di monete fuori d’uso a certo Antonio Agostini, a cui restava vietato di spenderle, contratto ove sono specificati i quattrini duini da Brescia ed i pizzoli vecchi dal lion, le qual monede non se possino in alchuna parte del mondo spender.

Data così soddisfacente spiegazione di pressochè tutte le monete di bassa lega, che portano il nome di Francesco Foscari, una sola ci resta da chiarire, ed è quella lavorata accuratamente, che da un lato reca la testa del Santo Evangelista e dall’altro una croce accantonata da quattro punti triangolari, la quale esiste anche col nome di Tomaso Mocenigo, per cui ne ho già parlato nel capitolo che riguarda quel doge. Sia per l’epoca in cui fu introdotto questo tipo, sia per non poterlo ad altra regione attribuire, sospettai che questo denaro sia stato coniato per la provincia del Friuli, conquistata dai veneziani precisamente ai tempi di Tomaso Mocenigo. Il decreto 24 maggio 1442, riferito più sopra, ordina che i Masseri nostri della moneda de largento mandar debiano a padoa, trevixo e ale altre tere nostre da parte de ter a et in la patria del frìul di bagatini, i qual vien spesi in li diti luogi. Tale dizione sembra confermare che si coniassero anche pel Friuli bagattini di una stampa speciale,

  1. R. Archivio di Stato. Consiglio dei Dieci, Misti reg. XXVI, carte 3.
  2.           Ivi                              ivi                            ivi          XXVII      »  183 t.
  3.           Ivi                    Capitolare delle Brocche, carte 44.