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e prime monete di venezia 9

» zione, gli uomini a piedi ajutano le barche. Queste già portatrici, sono invece tratte senza faticale in luogo delle vele si servono del passo più sicuro dei nocchieri. Ci piace riferire come abbiam vedute situate le vostre abitazioni. Le famose Venezie già piene di nobili, toccano verso mezzodì a Ravenna ed al Po; verso oriente godono della giocondità del lido jonio, dove l’alternante marea ora chiude, ora apre la faccia dei campi. Colà sono le case vostre quasi come di acquatici uccelli, ora terrestri, ora insulari: e quando vedi mutato l’aspetto dei luoghi, subitamente somigliano alle Cicladi quelle abitazioni ampiamente sparse e non prodotte dalla natura, ma fondate dall’industria degli uomini. Perciocchè la solidità della terra colà viene aggregata con vimini flessibili legati insieme, e voi non dubitate opporre si fragile riparo alle onde del mare, quando il basso lido non basta a respingere la massa delle acque, non essendo riparato abbastanza dalla propria altezza. Gli abitatori poi hanno abbondanza soltanto di pesci; poveri e ricchi convivono colà eguaglianza in eguaglianza. Un solo cibo li nutre tutti; simile abitazione tutti raccoglie; non sanno invidiare gli altrui penati e, così dimorando, sfuggono il vizio cui va soggetto il mondo. Ogni emulazione sta nel lavorare le saline; voi usate i cilindri in luogo degli aratri e delle falci. Con ciò ottenete ogni prodotto, perchè di là avete anche quel che non fate, e in certo modo battete una specie di moneta per il vitto. Dall’arte vostra ogni produzione deriva. Taluno può chiedere l’oro, ma non è chi non desideri di trovare il sale, e giustamente, perchè a questo si deve che possa esser grato ogni cibo. Ancora una volta io vi raccomando, approntate al più presto possibile i navigli che stanno ne’ vostri cantieri, come altrove la domestica armenta nella stalla del contadino.»

Cassiodoro si rivolge ai tribuni marittimi delle isole venete e chiede un servizio, che essi certo non potevano rifiutare e che probabilmente avevano obbligo di prestare, ma lo chiede con tanta cortesia e con frasi così lusinghiere che non si possono attribuire soltanto allo stile enfatico e declamatorio dell’illustre