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massaro. Il valore della moneta è determinato in 12 piccoli, e se ne devono trarre da una marca soldi 36; mentre Terane è tenuto a pagare 12 V» soldi di grosso al mercante che porta l’argento in zecca.

Non vi è bisogno di discutere il valore delle nuove monete fissato dalla legge in 12 piccoli; esse devono rappresentare il soldo della lira di piccoli e sono perciò chiamate soldini ed anche dodesini. Invece è necessaria qualche illustrazione alle altre cifre; perchè non si capisce a prima giunta di che specie sieno quei 36 soldi che si devono ottenere da una marca: sono troppi per appartenere alla lira di grossi, e pochi, ma molto pochi, per essere della lira di piccoli. La frase che segue ..... et valeat quilibet denarius dicte monete..... dà la chiave dell’enigma; perchè, se viene chiamato denaro una unità di tale moneta, è evidente che soldo vuol dire l’agglomerazione di 12 pezzi; quindi da una marca si devono cavare 12 volte 36, e cioè 432 pezzi, il che corrisponde esattamente al peso del soldino di questo tempo. Anche il prezzo di 12 1/2 soldi di grossi pagati dall’erario pubblico ai portatori dell’argento merita qualche breve osservazione, perchè da una marca di argento fino, secondo il capitolare antico dei Massari alla moneta, si dovevano ottenere grossi 109 1/2, o 109 1/2 i quali non fanno che soldi 9 e denari 1 1/2 od 1/3 di grossi. Ciò vuol dire ohe il grosso era già in questo tempo, e pochi anni prima del presente decreto, elevato al valore di 48 piccoli, e che il computo dei soldi si faceva non sopra i grossi effettivi, che erano di uguale bontà e peso degli antichi, ma sui piccoli, dei quali 32 si valutavano per un grosso nominale. Infatti soldi 12 1/2 sono 150 grossi ideali inferiori agli esistenti, e la differenza fra questo prezzo e quello ricavato effettivamente dalla coniazione è evidentemente il compenso delle spese e l’utile della fabbricazione. Le memorie di zecca, sebbene sotto una data soltanto approssimativamente vera, ricordano il nuovo ragguaglio che rimase definitivo e tradizionale, perchè anche oggi, nell’uso del nostro popolo, il grosso equivale a 4 soldi veneti.

Tanto il nuovo mezzanino che il nuovo soldino di ottimo