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nuovi denari sia composta di 3702 grani veneti di rame, e di 906 grani veneti d’argento per marca, e cioè meno di 2/5 di fino, mentre quelli precedentemente coniati ne avevano circa 1/4, come risulta da un assaggio istituito sopra un piccolo di Lorenzo Tiepolo. Di più da ogni marca della nuova composizione dovevasi ricavare 3 lire, 5 soldi e 2 denari e cioè 784 pezzi, mentre lo stesso documento osserva che tale ricavo è superiore a quello avuto precedentemente di soldi 5 e denari 2 per marca Senza riportare qui tutto il conteggio, si possono riassumere i dati in questo modo: i denari di Enrico Dandolo pesavano oltre 6 grani veneti, e contenevano approssimativamente grani veneti 1.56 d’argento; quelli di Lorenzo Tiepolo pesavano meno dì sei grani ed avevano di fino circa grani veneti 1.40, mentre quelli fatti secondo il decreto 6 ottobre non avevano che grani veneti 5.877 di peso, e 1.155 di fino.

Abbiamo dunque tre qualità di denari che corrispondono alle diverse epoche ed alle differenti proporzioni fra il grosso ed il piccolo, e cioè quando il grosso valeva 26 piccoli, quando ne valeva 28 e quando 32; non era dunque il grosso che avesse aumentato il suo valore, ma bensì il denaro che andava perdendo del suo pregio intrinseco.

Oltre a questa indispensabile e naturale diminuzione conviene notarne un’altra, anch’essa assai rimarchevole; che cioè mentre i piccoli dell’epoca più antica, esaminati colla bilancia e col crogiuolo, contengono tanto argento che corrisponde esattamente a quanto si trova nei grossi, quelli delle epoche posteriori hanno una quantità di fino notevolmente minore di quella che dovrebbero avere, anche tenuto conto della mutata proporzione fra le due monete. Infatti 26 piccoli di Enrico Dandolo a grani veneti 1.56 di fino, contengono più di 40 grani veneti d’argento puro, mentre 28 piccoli di Lorenzo Tiepolo non vi arrivano, e 32 piccoli di Giovanni Dandolo, secondo il decreto 6 ottobre 1282, a grani veneti 1.155, fanno grani veneti 36.960 ed a grani veneti 1.121, come fu stabilito più tardi, soltanto 35.872. Ciò vuol dire che anticamente, esistendo il solo denaro, era desso il termine di confronto per il valore delle cose e la base della