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«— Il possessore di questo prezioso oggetto,» riprese il secondogenito, «quand’anche fosse nella posizione più pericolosa, ne sarebbe tosto liberato, battendo sui caratteri incisi nel rame. Tutta la virtù di questo tamburo sta racchiuso nelle magiche parole scritte dal gran Salomone. Tutti gli spiriti, tutti i geni saranno agli ordini del fortunato possessore di questo maraviglioso strumento, e quand’egli avrà battuto, tutti s’affretteranno ad eseguirne i comandi per quanto difficili; e ciò in virtù delle parole magiche del nostro gran re Salomone, figlio di David.

«— Questo tamburo è realmente fatto per me,» disse tra sè Azem; «io ne ho maggior bisogno di questi tre uomini esso mi proteggerà contro i pericoli, nei quali incorro, andando all’isole di Waak al Waak. Mi aiuterà a ritrovare mia moglie ed i figli, e mi metterà al coperto degli assalti de’ miei nemici visibili ed invisibili. Va benissimo,» aggiunse quindi, volto al secondo fratello, il quale avevagli fatto l’elogio del tamburo; «vediamo ora ciò che riguarda il pallone di legno.

«— Signore,» riprese il terzo fratello «chiunque possederà questo pallone, troverà in lui virtù sorprendenti. Egli ha il potere di portar in un attimo un uomo all’estremità della terra, e compisce in due giorni un viaggio di duecento anni; non si ha bisogno che accennare il luogo dove si vuol essere trasportati, e tosto egli si slancia a percorrere lo spazio colla celerità del turbine. —

«Quando il terzo fratello ebbe finito di parlare, Azem si determinò ad appropriarsi il pallone insieme agli altri due oggetti. — Non basta,» disse loro, «avermi spiegate le virtù di queste tre cose; bisogna inoltre ch’io abbia la prova della verità di ciò che voi asserite: altrimenti non posso essere vostro arbitro. — Avete ragione,» sclamarono i tre fratelli; «pro-