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zioni del paese. — Avrete certo molte stoffe rosse? chiese a Maruf un mercante. — In quantità,» questi rispose. — Stoffe gialle? — In quantità.» E a tutte le interrogazioni consimili, sempre rispondeva: — In quantità. — Dal canto nostro,» dissero gli altri mercanti, «noi pure vi possiamo fornire più di mille balle di stoffe di seta. —

«Mentre discorrevano a quel modo, avvicinossi al luogo nel quale pranzavano un mendicante, e fatto il giro della tavola per chiedere l’elemosina, gli uni gli diedero una moneta, gli altri qualche piccola cosa, e la maggior parte nulla. Allorchè giunse a Maruf cavò questi un pugno di zecchini e glieli diede. — Quest’uomo dev’essere immensamente ricco,» dissero tra loro i mercanti, «per prodigare l’oro così.» La nuova della liberalità del forastiero si divulgò in breve per la città fra tutti i mendicanti; Maruf diede a ciascuno un pugno di zecchini, sinchè giunse al fondo della borsa datagli dall’amico. — Se avessi saputo,» diceva, «che in questa città si trovano tanti poveri, mi sarei munito di maggior danaro; ora non ho altro indosso, e nondimeno non posso lasciar partire nessun povero senza dargli qualche cosa. — E perchè mai?» disse il sindaco de’ mercanti; «congedateli con un: Dio vi aiuti! — Ah no! non saprei mai risolvermici,» soggiunse Maruf, «e son desolato di non aver preso meco se non una sola borsa. — Eccone una di mille zecchini,» disse il sindaco. L’altro la prese, e la distribuì, come la prima, alla porta d’una moschea, dov’erasi recato co’ compagni per fare la preghiera. Ammiravano tutti i mercatanti la liberalità di Maruf, che sempre continuò le sue largizioni, per modo che al termine della giornata aveva preso a prestito, per distribuirli, cinque mila zecchini. Parlava continuamente di stoffe e merci; a tutte le domande che gli si facevano, rispondeva di averne quantità immense, ed ognuno maravigliava della pretesa ricchezza delle sue carovane.

«In tal maniera, erasi Maruf acquistato gran credito, del quale approfittò per prendere il giorno dopo sessantamila zecchini in prestito. Intanto la cara-