Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/695


281


re, «pagatelo a seconda delle vostre facoltà.» I grandi gli diedero mille zecchini ed una schiava ciascuno, ed erano quattrocento che frequentavano in tal modo i bagni ogni giorno. Il re diede per la sua persona diecimila zecchini, dieci mamelucchi ed altrettante schiave. — Sire,» disse Abussir, baciando la terra appiedi del re, «che farò di questo esercito di mamelucchi e di questo serraglio di donne? Vostra maestà ne farebbe miglior uso di me. — Hai ragione,» riprese il re sorridendo; «eccomi a riscattarlo, e ti darò cento zecchini a testa.» Ricomprò a tal prezzo tutti i mamelucchi e tutte le schiave, poi li rimandò in regalo agli antichi loro padroni.

«Abussir allora riposava su monti d’oro, e si vide d’improvviso innalzato all’apice della felicità. Aveva la regina udito parlare sì spesso di quei bagni, che fu curiosa di vederli. D’allora in poi fu risoluto che per l’avvenire la mattina sarebbe destinata agli uomini, ed il dopo pranzo alle donne1. Nè la regina si mostrò men liberale del re, che ogni venerdì andava a bagnarsi; di modo che le ricchezze rifluivano da tutte le parti. Ma vediamo intanto cosa facesse Abukir.

«Aveva tante volte udito parlare dei bagni, che volle assolutamente andarvi anch’egli. Si vestì con magnificenza, montò sur una mula, ed accompagnato da quattro schiavi e quattro mamelucchi che gli camminavano dinanzi, recossi al nuovo edifizio. All’ingresso, trovossi circondato da una nuvola di profumi d’aloè, e da qualunque lato girasse lo sguardo, vedeva grandi della corte. Entrò, e ricono-

  1. Ogni sesso ha i suoi bagni particolari e quando quei medesimi servono ai due sessi, vi sono giorni destinati per le donne, oppure il giorno è per esse, e la notte pegli uomini; sono i bagni il luogo di convegno delle donne; vi si fanno visite, discorrono de’ loro affari di famiglia, dei matrimoni divisati, ecc.