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porta troverete uno schiavo nero che vi dirà: «Se sei Giuder, apri la sesta porta;» e la porta si aprirà da sè medesima, appena pronuncerete il nome di Mosè. Due dragoni, uno per parte, vi seguiranno per via colle ampie fauci spalancate; continuate ad inoltrarvi senza paura sino alla settima porta, d’onde vedrete uscire vostra madre, che vi dirà: «Vieni, figlio mio, vieni, che ti stringa nelle mie braccia.» Ma sarà d’uopo risponderle: «Allontanati, o ti uccido!» Allora, sguainando la spada che avete sospesa al fianco, uccidetela all’istante, se non si spoglia di tutte le sue vesti. Quindi potrete finalmente entrare nella stanza del tesoro, nella quale vedrete il mago Sciamardal seduto sur un trono d’oro, con in testa un diadema scintillante, in mano la scimitarra della quale già vi parlai, ed in dito l’anello col sigillo magico. La scatola di Kohol gli sta sospesa dinanzi mediante un’aurea catena. Dei quali oggetti impossessandovi facilmente, tornerete a me sano e salvo, poichè spero che seguirete esattamente tutte queste istruzioni; pel resto, abbandoniamoci alla divina Provvidenza. —

«Cominciò il Mogrebino le sue fumigazioni, accompagnandole con parole misteriose. Scomparsa l’acqua, rimase scoperta la prima porta, e tutto accadde come il Mogrebino aveva predetto, finchè Giuder pervenne alla settima porta, d’onde vide uscire la propria madre. Aveva coraggiosamente sfidati tutti i pericoli e gl’incanti, ma venne meno allorchè trattossi di spogliare la madre di tutte le sue vesti. Pure, fatto uno sforzo su sè medesimo, minacciò di ucciderla se non ispogliavasi. Obbedì quella, e si cavò tutti gli abiti, tranne uno solo. — Figlio, » gli disse allora, «sarebbe un violare la decenza costringendomi a spogliarmi anche di quest’ultimo. È impossibile che vi sia stato dato simil ordine. — Avete ragione, madre: mia, » riprese