che hanno bevuto e mangiato senza che nulla sia uscito dal loro corpo? — Adamo, Simeone, il camello di Saleh, la capra d’Ismaello e l’uccello che vide Abubekr. — Ditemi adesso, quali sono le cinque creature del paradiso che non sono nè uomini, nè angeli, nè geni? — La volpe di Giacobbe, il cane de’ sette dormienti, il camello di Saleh, l’asino di Putifar, e Daidal, mula del Profeta. — Qual è l’uomo, la cui preghiera non faceasi nè in cielo, nè in terra? — Salomone, che faceva le sue preci tra il cielo e la terra, sostenuto dallo zeffiro. — Spiegatemi il fatto seguente: «un uomo mirò il mattino una schiava, e, secondo la legge, non ne ha il diritto; la guarda il mezzodì, come la legge gli permette. Dopo mezzodì, non ne ha più il diritto, e lo può al tramonto del sole. La notte non osa accostarsi a lei per rispetto alla legge, ma la mattina gli è permesso di abbandonarsi alla sua passione per lei. Spiegatemi come circostanze tanto diverse possano succedersi si rapidamente nello spazio di ventiquattr’ore. — Un uomo volge alla mattina i suoi sguardi su d’una schiava che non è sua, e dalla legge gli è vietato di mirarla. La compra a mezzodì, ed allora la può considerare quanto gli piace. Dopo mezzogiorno le concede la libertà, ed in tal caso è sciolta dai doveri dell’obbedienza verso l’antico padrone, e questi non ha più diritto di fissarle addosso gli occhi. La sposa al tramonto del sole, e per tal modo gli diventa consorte legittima. La notte fa divorzio e non se le può accostare: la mattina la riprende in moglie con tutte le cerimonie usitate in simili casi, ed allora non gli è più vietato d’aver commercio con lei. — Conoscete una tomba mobile di cui si parli nella storia? — Certo, la balena che inghiottì Giona. — Qual è la valle che i raggi del sole illuminarono una volta, e non illumineranno più mai? — La valle che for-