Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/360


342


«Son io che dà al sole il suo splendore, alla luna la sua luce, e che assegnai loro certi siti, affinchè «possiate conoscere il numero degli anni e contarli.» — Cosa diventa il giorno quando giunge la notte, e cos’è dell’oscurità quando comparisce la luce? — Il giorno e la notte, le tenebre e la luce mescolanti e s’identificano continuamente insieme.— Quanti pianeti vi sono, e quali sono i loro buoni o cattivi influssi? — I pianeti sono: il Sole, la Luna, Venere, Mercurio, Marte, Giove, Saturno. La Luna è fredda ed umida, Saturno freddo ed umido, Giove caldo ed umido, Marte caldo ed umido. Il soggiorno della Luna è il Cancro, il suo apogeo il Toro, l’inclinazione sua lo Scorpione, ed il suo perigeo il Capricorno. Casa di Giove è il suo apogeo la Libra, sua inclinazione l’Ariete, suo perigeo i Gemini. La casa di Venere è il Toro, il suo apogeo i Pesci, la sua inclinazione la Libra, il suo perigeo i Gemini. I Gemini sono la casa di Mercurio, apogeo suo è la Vergine, sua inclinazione i Pesci, suo perigeo il Toro. Casa di Marte l’Ariete, suo apogeo il Toro, inclinazione sua il Toro, la Libra il suo apogeo. —

«L’astronomo era stupito della profondità delle cognizioni della bella Teveddud, che superavano ciò ch’egli medesimo sapeva. — Pioverà in questo mese? » le chiese allora.

«La schiava rimase alquanto in silenzio, ed il califfo credette che fosse per rimaner muta.

«— Non mi rispondete?» le chiese l’astronomo. — No,» diss’ella, «a meno che il califfo non me ne conceda il permesso in particolare. — Rispondete pure,» soggiunse il califfo. — Ebbene! sire, datemi la vostra sciabola acciò gli tronchi il capo; poichè è uno Zendik, cioè uno spirito forte, un ateo. — Perchè? » disse il califfo sorridendo. — Perchè sonvi quattro cose che Dio solo conosce: l’ora della morte,