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agli ordini della regina, e questa, preso da essi commiato, si mise in viaggio col suo diletto Alisciar per tornar in patria. Colà passarono insieme lunghi giorni, preferendo le dolcezze d’una vita tranquilla, abbellita dall’amore, a tutte le vanità del trono e delle grandezze.»

Qui tacque la sultana, e la notte seguente cominciava la seguente novella:

NOTTE DCI

STORIA

DI SITTAL-BADUR E D’IBN-AL-MANSUR.

— Il califfo Aaron-al-Raschild andava soggetto a frequenti veglie. Trovandosi una notte tormentato più del solito, voltavasi ora da un lato, or dall’altro, per cercare di addormentarsi, ma invano. Alla fine, fatto chiamare Mesrur, capo degli eunuchi, lo pregò di suggerirgli qualche mezzo di raddolcire la stato di patimento nel quale si trovava. — Vorrebbe vostra maestà venire in giardino?» chiese Mesrur; «la notte è bella: contempleremo le stelle, e la luna che s’inoltra tacita in mezzo all’immensità dei cieli. M’annoia, Mesrur,» disse il califfo. — Commendatore dei credenti,» ripigliò questi, «sono nel vostro palagio tre schiave, ciascuna delle quali abita in un appartamento particolare, ed in ciascuna camera trovasi un gabinetto segreto, d’onde potrete