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della principessa che sposasti: egli non poteva avvicinarsele, finchè essa portava al braccio destro un braccialetto che racchiudeva un possente incanto, e si è servito di te onde procurarsi quel talismano. Ora egli si trova appo alla principessa. Ma io distruggerò in breve il suo potere, e metterò gli uomini ed i geni benefici al sicuro dalle sue infernali imprese. —

« Ciò detto, mi consegnò un biglietto suggellato. — Va nel tal luogo,» mi disse; « attendi, ed osserva tutto ciò che ti si accosterà. Non perderti di coraggio, e quando vedrai inoltrarsi un gran personaggio, seguito da numeroso corteo, presentagli questa lettera, ed egli compirà ogni tuo desiderio.» Presi il biglietto, partii, e dopo aver camminato tutta la notte e la metà del giorno seguente, giunsi al sito indicatomi dal giocoliere. Attendendo quivi il resto del giorno e parte della notte, scopersi finalmente da lungi un vivo chiarore che parea dirigersi verso di me, e quando mi fu abbastanza vicino per poterlo distinguere, vidi più uomini che portavano fiaccole, dietro a’ quali veniva una comitiva numerosa che indicava un principe potentissimo. Tremai, ma la riflessione, mi restituì il coraggio, talché rimasi al mio posto, vedendo passarmi vicino processionalmente tutto quel corteo; ed ecco in fine il sultano de’ geni, circondato da una corte brillante. M’avanzai allora con coraggio, e prosternatomi, gli presentai lo scritto, ch’egli aprì e lesse ad alta voce; esso era così concepito:

« « Principe de’ geni, il latore della presente trovasi nel più profondo dolore. Sta in te di trarnelo e vendicarlo d’un nemico possente; ma guai se prontamente non lo soccorri! Addio. » »

« Letto quel foglio, il capo dei geni fece chiamare uno de’ suoi messaggeri, e gl’ingiunse di condurgli davanti senza dilazione l'ente malefico che aveva incantata la figliuola del sultano del Cairo.