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arrivare al domani. Qual gioia per un principe tanto innamorato! ma diffidava di sè stesso, temendo di non poter piacere a Bedihuldgemal. Questa giunse finalmente, e quand’ebbe abbracciata la regina sua nutrice, e Melika, cui chiamava col dolce nome di sorella, le giovani principesse s’intertennero in particolare. Melika raccontò a Bedihuldgemal tutti i mali patiti dal genio, e le obbligazioni che doveva al principe d’Egitto. — Ma ciò che m’induce ad amarlo di più, «aggiunse, «è l’amore che sente per voi. —

«Allora le narrò, colla vivacità della gratitudine, i patimenti dal principe sofferti per di lei amore.

«Bedihuldgemal fu commossa da quel racconto, ma non acconsentì a mostrarsi al principe. — Che direbbe Chesbal, mio padre,» ripigliò, «se lo sapesse? Io sono grata al principe di tutto ciò che ha patito per me; sono commossa dei servigi che vi ha resi, ma non vi spiaccia se respingo il colloquio che mi chiedete per lui; sapete pure che non potrei sposarlo. —

«Tutto ciò che Melika potè ottenere dalla sorella, fu ch’essa vedrebbe il principe senza esserne veduta. — Vi acconsento,» soggiunse Bedihuldgemal, «purchè egli lo ignori. —

«Melika glielo promise, ed ecco cosa fece per ottener l’intento. In alcune stagioni, si abbandonano le case della città per abitar tende che racchiudono tutti i comodi della vita. La corte era allora accampata in un gran parco. Melika venne a cercare il principe d’Egitto nella sua tenda, e lo fece passare abbastanza vicino a quella della germana, per esserno veduti e sentiti. Il giovane parlava a Melika del suo amore per Bedihuldgemal con tanta tenerezza e sincerità, che questa ne fu commossa, ed il suo spirito cominciò a non esercitar più che deboli diritti sul proprio cuore.»