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consorte: — Non nascondetemi nulla, io voglio sapere che cosa volevano dire i detti sfuggitivi di bocca, quando vi posi sul trono. —

«Essa ricusò sulle prime di soddisfare la di lui curiosità; ma infine il principe avendole detto che non passerebbe con lei giorni tranquilli se gli nascondeva qualche cosa, la donna rispose che il suo nuovo matrimonio la vendicava del procedere di Naz-Rayyar, di cui fecegli il racconto. Il giovane, più informato di essa, e trovando ancor più grande la generosità dell’amico, il quale non avevagli neppur fatto trapelare quanto gli doveva, si accorse, ma troppo tardi, della commessa imprudenza. Ignoratasi il ritiro del governatore, ed i suoi schiavi dicevano che aveva fatto i preparativi per un lungo viaggio; il principe, avendo fissata la partenza per il domani, non poteva più a lungo differire, e le lettere scritte al padre avevangli annunziato il suo arrivo e quello della moglie: tutte codeste ragioni lo obbligarono a partire. Ma non volendo essere men generoso dell’amico, risolse di vincer sè stesso, e non toccare la moglie. Benchè gli costasse qualche sagrificio, seppe riuscirvi: la colmò di tutte le attenzioni che poteva desiderare, e malgrado l’amore ch’ella serbava per Naz-Rayyar, la donna fu sorpresa d’una moderazione di cui non poteva capire il motivo.

«Operando dietro tal risoluzione, il principe giunse senza ostacolo nel Korassan, e vi trovò il padre, il quale, non desiderando più nulla a questo mondo, dopo averlo abbracciato, abdicò il regno in suo favore, occupandosi soltanto, per tutto il resto de’ suoi giorni, che non furono molto lunghi, nelle preghiere e nella contemplazione delle cose celesti.

«Il principe, divenuto re, colmò la figlia di Bezzas di ricchi presenti, ed andava a trovarla di sovente, ma sempre al cospetto della madre, alla quale l’aveva consegnata al suo arrivo.