sul quale vedovatisi incisi caratteri ebraici, e che trovò adattato al proprio dito. Era solo quando esaminò le ricchezze dei baule, talchè Said non potè conoscere l’effetto prodotto sul cuore del principe da un ritratto che trovò in fondo. Appena l’ebbe mirato, concepì per la donna che rappresentava la più violenta passione, e cadde in una tetra malinconia da cui il re e tutta la corte furono inquietati; la solitudine sola piaceva al suo cuore, e Said, quell’amico sì caro, che dormiva sempre col principe, fu un giorno sorpreso, svegliandosi, di non trovarselo al fianco; e la sua inquietudine fu anche maggiore, essendo allarmato dal segreto che il principe facevagli della di lui malinconia. Alzossi pieno di timore, e lo trovò nel suo gabinetto, immerso nel pianto; gli fece le più vive istanze per ottenerne la confidenza, ma tutto indarno. Frattanto il cambiamento avvenuto nell’umore dei giovane, dava ancor più a temere per la di lui salute, che cominciava ad alterarsi. Il re sclamava ad ogni istante: — Le predizioni degli astrologhi comincerebbero a verificarsi? Ma che cos’ha, questo diletto figlio?» Era impossibile a Seifulmolak di rispondere a tutte le domande che gli si facevano, e sembrava anzi che ne fosse importunato. In tale stato, il re fece riunire il consiglio, e vi si decise che ordinerebbonsi pubbliche preci, e si attaccherebbero al principe molti passi del Corano. Quei rimedi, benchè buoni ed utilissimi, non avendo arrecato alcun sollievo, si chiamarono i più dotti medici, i quali convennero tutti che il male aveva la melanconia per unico principio, e che il pericolo del principe era di tanto maggiore, in quanto la medicina non possedeva rimedio per quella malattia. Infine, Seifulmulok facendo temere pe’ suoi giorni, tutti i grandi della corte si radunarono, e decisero che Said chiederebbe al prin-