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piacerebbe di più; una sola ne ho: ve la mando, sovrano signore; disponetene come potete fare di tutto quello che Iddio m’ha dato.»»

«Consegnò ad Edrenok la dote della figlia, consistente in settecento elefanti carichi delle più belle stoffe di Bengiali, del Kiambai, e d’infinito numero di rarità onde non si poteva stimar il valore. Il seguito della figlia era superbo; vi aggiunse innumerabili schiavi, ed il visir giunse senza alcun funesto evento ai confini dell’Egitto. Hasm mandò incontro alla principessa tutti i signori della corte, per accompagnarla fino al real palazzo: il principe fu sorpreso al vederla, il suo cuore sentì tutti i fuochi dell’amore, e la sposò lo stesso giorno del di lei arrivo. In breve divenne incinta, e malgrado tutte le inquietudini che prova un marito vecchio durante la gravidanza della moglie, la regina mise alla luce un figlio. Quell’avvenimento, venne celebrato con magnifici divertimenti. Le feste, i regali, in una parola tutti i tesori dell’Egitto aperti, furono le minime prove del contento del re per quel favore del cielo.

«Il caso volle che nel medesimo giorno nascesse un figlio al visir Edrenok. Il re ammise il ministro alla propria, tavola, e gli disse dopo il pasto: — Fate portare vostro figlio nel mio palazzo; voglio affidare la cura del mio a vostra moglie, darò il vostro alla mia, e quando mio figlio sarà re, il suo fratello di latte diventerà di lui visir.» La volontà di Hasm fu esaudita; il real fanciullo venne chiamato Seifulmulok, e quello del visir, Said.

«Gli astrologhi, invitati a radunarsi per assistere alla nascita del principe, tirarono il suo, oroscopo, e trovarono che i primi anni di sua gioventù sarebbero pieni di avventure straordinarie e dispiacevoli; l’idea di quei pericoli turbò il re per qualche tempo;