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dell’Onnipossente; regnate, e governate Il vostro regno colla saggezza con cui lo governaste finora. — «Hasm, cominciando ad essere persuaso dalle loro ragioni, finì di restar convinto dagli astrologhi che i visiri mandarono a cercare, i quali assicuraronlo che avrebbe un figlio, ma sol dalla principessa Cathan, figlia di Heumr, re dell’Arabia Felice. Il re, succhiando il miele della speranza, rinunciò al ritiro, fece agli astrologhi ed ai tre visiri magnifici regali, e diè ordine ad Edrenok di recarsi a domandare la bella Cathan. Volendo farlo comparire in Arabia con uno sfarzo corrispondente alla propria grandezza, fece levare da’ suoi tesori pel carico di cinquanta cavalli in tante belle stoffe di tela d’oro; scelse cento schiavi, i più leggiadri dei due sessi, a ciascuno dei quali consegnò una borsa, che dovevano presentare ad Heumr, con una bella collana di perle, e sette diamanti che brillavano di notte, da offrirsi alla principessa. Quei donativi non parendogli ancor sufficienti, fece prendere dalle scuderie reali cinquecento de’ suoi più bei cavalli, fra cui cento arabi, bardati d’arnesi d’oro massiccio, adorni di gemme. Quella magnifica ambasciata era sì numerosa, che, giunta ai confini dell’Arabia Felice, spaventò tutti i popoli; il re Heumr rimase anch’egli atterrito dai racconti che glie se ne fecero, essendo stato assicurato che un formidabile esercito d’Egizi veniva a piombare sui suoi stati. Per conoscere la verità, mandò un officiale della sua guardia, il quale fu ricevuto magnificamente, e rimandato carico di ricchi doni da Edrenok, che venne accolto tra gli applausi del popolo, e ricevuto con festa fino alla capitale, presso cui stabilì il campo. L’ambasciatore ebbe subito udienza, e presentò la lettera del suo signore, concepita in questi termini....»

L’alba sorse ad interrompere il racconto di Sche-