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dette in un canto, e si mise a meditare sulla sua trista situazione. Erano in quella chiesa dieci poveri ciechi storpi, uno dei quali avendo udito camminare Alaeddin, lo pregò di dargli il pitale, ed egli si vide obbligato di darglielo, e poscia votarlo. — Dio benedica,» disse il cieco, «il servitore di questa chiesa! —

«La vecchia religiosa, rientrata in quel mentre, chiese con umore ad Alaeddin perchè non avesse adempiuto a tutti i suoi doveri. — Eh! signora,» rispos’egli, «quand’anche avessi cento braccia, mi sarebbe impossibile di fare quanto si esige da me! — Perchè adunque, imbecille, vi ho condotto qui?» riprese la vecchia; e non è forse per fare quello che vi ho prescritto? —

«La donna allora si raddolcì alquanto, e soggiunse: — Prendete, o figlio, prendete questo bastone (era un bastone di rame, in cima al quale stava una croce), uscite dalla chiesa, e se trovate il wali di questa città, fermatelo e ditegli: «Io ti requisisco per il servizio della chiesa: prendi queste cinque mule, e va nel bosco a caricarle di legne secche.» Se oppone resistenza, uccidetelo tosto senza timore; prendo su di me le conseguenze che ne potrebbero derivare. Se voi vedete il gran visir, corretegli incontro, percuotete la terra con questo bastone davanti al suo cavallo, e ditegli: «Io v’impongo, in nome del Messia, di fare ciò che esige il servizio della chiesa.» Obbligherete così il visir a crivellare il grano, a macinarlo, a stacciare la farina, impastarla, e formarne piccoli pani; e chiunque ricuserà d’ubbidirvi, uccidetelo senza timore, giacchè io m’incarico di tutto. —

«Alaeddin non mancò, il giorno dopo, d’approfittare degli avvertimenti della vecchia. Nessuno di quelli cui si rivolse, osò rifiutarsi a quanto esi-