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il dolore di far loro una guerra troppo sanguinosa,
godete e partecipate, se si può, a quanti Arabi restano sommessi al culto del vero Dio, i favori che io ne ho ricevuti.
«Il ritorno di Habib e la felicità di aver ricuperata la vista, non sono i soli che mi vengono accordati: è la regina de’ sette mari che trovatisi all’estremità dell’oriente, è Dorrai Algoase, la sposa promessa dalle stelle a mio figlio, è dessa che il cielo incaricò di venire a rendermi, colla forza de’ primieri anni, la facoltà di sollevare al firmamento i miei occhi sgombri dalle tenebre che prima li oscuravano! Ne risuoni la lieta novella in tutte le regioni soggette alle leggi del Corano, affinchè ne siano rese immortali grazie a Dio ed al suo profeta. Si ordinino per ogni dove feste religiose. Si palesino i trasporti della nostra riconoscenza, ed il rumore ne eccheggi sin nelle tende di Zir, e scuota tutti i cuori, che gli sono rimasti fedeli.»
NOTTE CDLXXXVIII
— Azioni di grazie vengono unanimemente e pubblicamente rese in tutto il campo di Selana colla solennità e la pompa ond’è capace la sua posizione. Dorrat Algoase riceve il rispetto e gli omaggi di tutta la tribù de’ Benou-Helal, ed il campo rimbomba delle acclamazioni di giubilo che mescolavansi allo strepito cagionato dalle feste e dalle allegrezze. Presa dal campo di Selana l’apparenza della massima prosperità, se ne sparge la lieta novella, che attira suc-