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cadono tra le braccia di Alaschraf e di Dorrat Algoase. Sembra che il ferro onde sono coperti si ammollisca, e ceda alla forza ed alla tenerezza degli amplessi. I nostri eroi sono disarmati dalle spose, e vien loro servito un pasto del quale avevano bisogno.
Intanto Selama, udendo che la sua tenda è attorniata da curiosi di tutti i ceti, comanda si pubblichi pel campo che, dopo la preghiera del mezzodì, ei terrà consiglio colla sua cavalleria.
«La voce dell’arrivo del medico che operar doveva sugli occhi dell’emiro erasi già sparsa; ma quell’uomo ed il suo schiavo sono spariti, talchè credeasi che Selama, non fidando nell’operazione proposta, avesse rimandato senz’altro colui ch’era venuto ad offrirsi di tentarla. Dall’altro cauto, si demandavano l’un l’altro, a che ora e per qual barriera avessero potuto introdursi due cavalieri armati di tutto punto in un campo chiuso, e penetrare sino al quartiere dell’emiro senza essere scorti da nessuno, nemmeno dalla guardia.
«Mentre ognuno si perde in vane congetture su questi due avvenimenti, Selama, Habib e le rispettive consorti gustano le delizie d’un riposo assolutamente necessario, e tutti coloro che entrar devono nel bandito consiglio, preparansi ad udirvi qualche novità, di qualunque natura possa pur essere, e niuno trascura di trovarvisi all’ora indicata. Selama riceve i suoi cavalieri, assiso sur un sofà, colla mano appoggiata alla fronte, per non lasciar vedere il fuoco novellamente riacceso de’ suoi sguardi. Appena l’assemblea è in numero ed aperta la sessione, presa la parola, egli descrive con calore ed eloquenza le disgrazie che hanno troppo a lungo oppresso lui e la sua tribù, e domanda al popolo se consenta alla punizione dei traditori che cagionarono la rovina della patria.
«Aveva l’emiro pronunziato il suo discorso con