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NOTTE CDVIII


— La maga, la quale non era venuta per fare la malata a lungo, ma unicamente per ispiare dove si ritirasse il principe Ahmed, e cosa avesse potuto indurlo a rinunziare alla corte del sultano suo padre, trovandosene già abbastanza informata, avrebbe volentieri sin da quel punto dichiarato che la pozione aveva fatto il suo effetto, tanta n’era la voglia di tornar ad informare il sultano del buon esito della commissione affidatale. Ma siccome non se le era detto che la pozione facesse sul momento l’effetto desiderato, fu d’uopo, suo malgrado, attendere il ritorno delle due donne.

«Venute in fatti nel tempo che avevan detto, trovarono la maga alzata e vestita. Vedendole questa entrare: — Oh la mirabile pozione!» si mise a sclamare; «essa fece il suo effetto più presto assai che non mi diceste, ed è già qualche tempo ch’io vi attendeva con impazienza, onde pregarvi di condurmi dalla vostra caritatevole padrona, affinchè la ringrazi della sua bontà, di cui le sarò eternamente grata, e che, guarita come per miracolo, non perda tempo a continuare il mio viaggio. —

«Le due donne, fate come la loro signora, avendo dimostrato alla maga la parte cui prendevano alla gioia ch’essa provava per la pronta sua guarigione, la precedettero per mostrarle la strada, conducendola, attraverso vari appartamenti, tutti più sfarzosi di quello dal quale usciva, nella sala più magnifica e riccamente addobbata di tutto il palagio.