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l’acqua. La donna si mise tosto a gridare: — Oh me misera! me infelice! vostro padre, cari miei figli, non vi vedrà dunque mai più! —

«Uno dei marinai le chiese chi fosse suo marito; essa nominò il mercatante, e disse d’essere partita per andarlo a trovare. Questi la udì e la riconobbe tosto. Uscì disperato, lacerossi gli abiti e si percosse il volto. — Ho fatto,» diss’egli, «perire io stesso i miei figliuoli. Ecco il frutto del mio furore della mia precipitazione ed imprudenza! —

«Dopo aver pianto assai i figli, prese la risoluzione d’abbandonare ogni cosa per cercar di scoprire ciò che ne fosse accaduto. Abbandonò il bastimento sul quale si trovava e ne prese un altro per cominciare a percorrere i mari vicini, e visitare tutte le isole e tutte le coste.

«Frattanto i due meschinelli, sostenuti felicemente sulle onde dai fasci di canne di zucchero cui erano legati, furono dal vento sospinti su diverse rive, dopo essere stati a lungo trastullo dell’onde. Uno di essi, gettato sulle coste d’un vicino regno, fu raccolto da uno dei principali emiri della corte, il quale ne informò tosto il re. A quel principe, privo di prole, piacque l’aspetto del ragazzo che il caso gli presentava, e risolse di farlo passare per proprio figlio. Ordinò all’emiro di non divulgare quell’avventura, e fece spendere la voce d’aver fin allora accuratamente nascosta la nascita di suo figlio, e d’averlo fatto allevare segretamente per sottrarlo a certi pericoli statigli minacciati dalle predizioni degli astrologhi.

«La cosa fu creduta più facilmente, avendo il re fatto distribuire al popolo molto denaro, ed ordinate grandi feste in quella circostanza. Si fece comparire in pubblico il ragazzo; tutti furono meravigliati del suo bell’aspetto, e fu riconosciuto solennemente come erede della corona.