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STORIA


DEL MERCATANTE IMPRUDENTE

E DE’ SUOI DUE FIGLI.


«— Voglio soddisfare vostra maestà,» rispose il giovane intendente. «Un mercatante opulento accingevasi a fare un viaggio; la sua sposa era allora incinta: le promise di tornare prima ch’ella partorisse, le volse i saluti e partì.

«Dopo aver percorsi molti paesi, il mercatante giunse alla corte d’un sovrano che aveva bisogno d’un ministro per aiutarlo a governare e difendere il regno. Il mercatante gli piacque pel suo spirito e la sua intelligenza: il re gli propose di restare alla propria corte, gli concesse la sua fiducia, e colmollo di beni e d’onori.

«Poco tempo dopo, il mercatante, il quale non aveva potuto trovarsi presente al parto della consorte, come aveva promesso, desiderò d’andarla a trovare, ed abbracciare il frutto della loro unione. Ne chiese il permesso al re, assicurandolo che sarebbe tra poco di ritorno: questi acconsentì alla sua partenza, e gli diede una borsa di mille pezze d’oro. Il mercatante s’imbarcò senza differir oltre, e prese la strada del suo paese.

«Frattanto sua moglie partorì, durante la di lui assenza, due gemelli. Essa attendeva con impazienza il marito, ed era afflitta di non riceverne notizie. Passati alcuni anni, seppe che il marito era al servizio del re del tal paese. Immaginandosi che l’avesse dimenticata, e non ritornerebbe più a casa, risolse, d’andarlo a trovare, e condusse seco i due figli.